A fine giugno, una delegazione proveniente dalla Cina dovrebbe essere in Vaticano, per il regolare incontro bilaterale per discutere delle relazioni sino-vaticane e dello stato di avanzamento dell’accordo sulla nomina dei vescovi. L’incontro è parte di un round regolare di incontri, ormai due l’anno – uno in Vaticano, uno in Cina – stabilito come routine a seguito della firma dell’accordo per la nomina dei vescovi nel 2022, rinnovato già tre volte eppure rimasto confidenziale.
Nel corso della settimana, si è celebrato il Giubileo della Santa Sede, all’interno del quale è stato incluso il Giubileo dei nunzi apostolici. Gli “ambasciatori del Papa”, provenienti da tutto il mondo, hanno trascorso la settimana a Roma, e hanno anche approfittato dell’occasione per un incontro con i superiori della Segreteria di Stato. Fu Papa Francesco ad inaugurare la riunione dei nunzi apostolici ogni tre anni, e questa riunione, già programmata, si è tenuta durante il Giubileo.
È sorta sul luogo del martirio di Matthew Nayak, pastore anglicano, ucciso (bruciato vivo) durante i massacri anticristiani in Orissa nel 2008. Ora, nello Stato indiano dell’India Orientale, nasce una nuova chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, accanto alla vecchia chiesa di San Michele, che fu distrutta durante le violenze. Ed è un segno di rinascita per lo Stato indiano, perché in questi diciassette anni, nessuna chiesa era stata ricostruita.
Dal suo osservatorio di Ginevra, l’arcivescovo Ettore Balestrero, nunzio apostolico, “apparecchia” il lavoro della Santa Sede in quaranta diverse organizzazioni internazionali. Sfide come l’intelligenza artificiale, i temi del mercato del lavoro, i diritti umani – tutti temi toccati da Papa Leone XIV sin dalla scelta del suo nome – passano proprio attraverso le organizzazioni internazionali di Ginevra. C’è un detto che dice che “a Ginevra si cucina ciò che sarà mangiato alle Nazioni Unite di New York”. E questo dà il senso del valore del missione della Santa Sede.
Forse la speranza umana non basta, e allora l’arcivescovo Visvaldas Kulbokas, nunzio in Ucraina, guarda piuttosto alla speranza data dalla preghiera. A Roma per il Giubileo dei rappresentanti pontifici, il nunzio a Kyiv, che non ha mai lasciato il suo posto nemmeno quando tutte le altre ambasciate avevano abbandonato la capitale (unico ambasciatore insieme a quello di Polonia) tratteggia la situazione nel Paese dopo quasi quattro anni di guerra, e sottolinea l’importanza del ruolo della Chiesa in una nazione ferita.
Il vescovo Paolo Martinelli, vicario apostolico dell'Arabia meridionale, ha aperto la sua visita pastorale alla parrocchia di San Giuseppe ad Abu Dhabi
Non c’era l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i Rapporti con gli Stati, nei bilaterali che ci sono stati in Segreteria di Stato della Santa Sede prima con il presidente italiano Sergio Mattarella e poi con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. Gallagher era a Cuba, per un viaggio di tre giorni che celebra i 90 anni di relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la isla.
E' solo il Cremlino al momento a comunicare che tra Putin e Leone XIV ci sarebbe stata una telefonata
Cosa accomuna il volto della Sindone, quello del telo di Oviedo, e i miracoli eucaristici di tutto il mondo? Il gruppo sanguigno, che è sempre di tipo AB. Ed erano di tipo AB anche le macchie di sangue comparse durante l’elevazione sull’ostia consacrata da padre Pathickal a Vilakkamur, che andarono a formare la faccia di Gesù. Accadeva nel 2013, e quest’anno la Santa Sede lo ha riconosciuto come un miracolo eucaristico.
La vita diplomatica della Santa Sede ritorna alla normalità, e la scorsa settimana è ripresa la presentazione delle lettere credenziali presso la Santa Sede che si era interrotta durante la sede vacante. Non solo: tra quanti hanno presentato copia delle lettere credenziali, va notata la presenza del primo ambasciatore residente del Belarus presso la Santa Sede.
“Non siamo un insieme di Chiese nazionali che esistono l'una accanto all'altra.
Si è parlato a lungo della possibilità che la Santa Sede sia una sede per i dialoghi di pace tra Ucraina e Russia. Leone XIV ha dato la sua disponibilità, e il Cardinale Pietro Parolin ha spiegato che piuttosto si parlerebbe di offrire uno spazio per le trattative, in cui la Santa Sede non sia mediatore, ma piuttosto osservatore.
Un comunicato di Aiuto alla Chiesa che soffre sottolinea la situazione drammatica e delicata che si sta verificando a Gaza.
Papa Francesco aveva detto che lui non sarebbe andato in Vietnam, ma ci sarebbe andato Giovanni XXIV, il suo successore. Il suo successore è ora Leone XIV, eppure l’invito per il Papa per visitare Hanoi è più aperto che mai, e anzi vede non solo i cattolici, ma anche i buddisti del Paese eccitati di poter avere una visita papale.
Un appuntamento che si ripete ogni anno a maggio, il pellegrinaggio Militare a Lourdes, che quest'anno è alla sua 65 esima edizione.
Ci saranno 140 delegazioni alla Messa di inizio pontificato di Leone XIV il 18 maggio. La delegazione degli Stati Uniti, in prima fila perché nazione da cui proviene il pontefice, sarà guidata dal vicepresidente JD Vance. Il cardinale Prevost aveva criticato Vance per le sue frasi sull’ordo amoris e sulla presunta gerarchia che andrebbe applicata alle scelte, ma in questo momento non ci sarà spazio per le polemiche.
Potrebbe rappresentare una svolta decisiva, quella che vede il Dipartimento di Giustizia del Presidente Donald Trump indagare su quella che viene definita “una legge anticattolica” nello Stato di Washington. Secondo la legge dello Stato – che non è la città di Washington, DC, e che si trova dall’altra parte degli Stati Uniti, ad Ovest – i sacerdoti, se non denunciano gli abusi sui minori di cui vengono a conoscenza in confessione, possono ricevere una pena fino ad un anno di carcere.
Il presidente ucraino Zelensky e Papa Leone XIV si sono sentiti telefonicamente. A darne l’annuncio il leader ucraino, la Santa Sede ha confermato l’avvenuta telefonata.
Con un nuovo Papa proveniente dagli Stati Uniti, Leone XIV, cambia completamente il quadro dell’azione diplomatica USA nei confronti della Santa Sede. Il Segretario di Stato USA Marco Rubio, cattolico, ha subito fatto sapere che si sarebbero dovute migliorare le relazioni con la Santa Sede, il presidente USA Trump, che tra l’altro, nel suo endorsement papale aveva sostenuto Dolan, ha reso noto che avrebbe incontrato il Papa. Sono lontani i tempi della freddezza tra USA e Santa Sede, quando Papa Francesco inviava una lettera ai vescovi USA per criticare il concetto di ordo amoris nel modo in cui era stato delineato dal vicepresidente JD Vance. Lo stesso vicepresidente che è stata l’ultima figura pubblica a incontrare Papa Francesco prima della sua morte.
Nella domenica della Divina Misericordia, in tutte le Filippine si è pregata la corona della Divina Misericordia, ci si è inginocchiati in adorazione eucaristica e sono state date opportunità per la confessione per tutti i fedeli. Perché questo 27 aprile non è stato un giorno come tanti, per la Chiesa delle Filippine. È stato il giorno in cui la nazione si è consacrata alla Divina Misericordia.