Il nome di ciascuno di noi segna un po' quello che sarà il nostro destino o comunque ne lascia per sempre una traccia. "Nomen omen", dicevano gli antichi, che significa "il nome è un presagio". E questo è quello che accade anche per tutti i pontefici. Parliamo del nome pontificale (in latino Nomen pontificale) che è quello che viene scelto dai papi e in esso si può rintracciare il loro destino o un’indicazione del loro futuro.
“Sogno un’Amazzonia che lotti per i diritti dei più poveri, dei popoli originari, degli ultimi, dove la loro voce sia ascoltata e la loro dignità sia promossa. Sogno un’Amazzonia che difenda la ricchezza culturale che la distingue, dove risplende in forme tanto varie la bellezza umana. Sogno un’Amazzonia che custodisca gelosamente l’irresistibile bellezza naturale che l’adorna, la vita traboccante che riempie i suoi fiumi e le sue foreste. Sogno comunità cristiane capaci di impegnarsi e di incarnarsi in Amazzonia, fino al punto di donare alla Chiesa nuovi volti con tratti amazzonici”. E’ quanto affermava Papa Francesco, al termine del Sinodo per l’Amazzonia, nella esortazione apostolica postsinodale Querida Amazonia, firmata il 2 febbraio 2020.
Lo aveva detto lo stesso Papa Francesco durante un’Udienza del Mercoledì: “Redigere un documento che raccolga le preziose riflessioni di testi magisteriali precedenti e di una lunga storia che risale alle Sacre Scritture, per riproporre oggi, a tutta la Chiesa il culto del Sacro Cuore di Gesù carico di bellezza spirituale”. Ed è stato questo il senso della sua ultima enciclica chiamata “Dilexit Nos”, “ci ha amati”, in italiano.
È il 7° giorno di Novendiali in suffragio del Sommo Pontefice Francesco. Venerdì 2 maggio, alle ore 17.00, nella Basilica Vaticana il tutto è affidato alle Chiese Orientali. La celebrazione è presieduta dal Cardinale Claudio Gugerotti, già Prefetto del Dicastero per le Chiese orientali.
Come si diventa santi ? Papa Francesco nella sua Esortazione Apostolica “ Gaudete et exsultate”
San Francesco “non faceva la guerra dialettica imponendo dottrine, ma comunicava l’amore di Dio”. Lo scrive Papa Francesco in uno dei primi passi di Fratelli tutti, la terza enciclica del suo pontificato firmata ad Assisi il 3 ottobre 2020.
La prima enciclica tutta di Francesco, stravolge gli schemi di questo genere letterario e magisteriale.
In tanti "luoghi e continenti,
Continua il viaggio nei documenti di 12 anni di pontificato. L'"Evangelii gaudium", il "programma" di Papa Francesco
Al via la sesta Congregazione Generale dei Cardinali che avviene subito dopo l’importante decisione dell’inizio del Conclave, il 7 maggio 2025. Resa nota anche la prima Meditazione Congregazione Generale dei Cardinali tenuta dall’Abate Donato Ogliari.
La terza messa in suffragio di Papa Francesco
Una celebrazione liturgicamente semplice ma ben gestita, la commozione di molti fedeli, e l'omaggio dei cardinali che ora, conclusa la fase dei funerali del Papa, guarda alla elezione del nuovo Papa.
E’ il Cardinale Pietro Parolin, già Segretario di Stato, a presiedere la celebrazione eucaristica sul sagrato della Basilica Vaticana nel secondo giorno dei Novendiali in suffragio del Sommo Pontefice defunto. A questa Messa partecipano in particolare i dipendenti e i fedeli della Città del Vaticano, nonché gli adolescenti convenuti a Roma per il Giubileo ad essi dedicato.
L'ultimo saluto a Papa Francesco. Quello più sentito, più commosso. Quello del suo popolo. Il popolo tanto amato dal Pontefice, che nel 2013 era presente per dargli il benvenuto e ora è qui per dirgli "addio." Piazza San Pietro è oggi però silenziosa rispetto a quel 13 marzo 2013. C’è solo qualche applauso e lo sguardo di chi segue quella bara con un certo senso di tristezza. Si sentono i rumori degli elicotteri ( per la sicurezza) e qualche gabbiano che sovrasta la piazza piena.
"È stato un Papa in mezzo alla gente con cuore aperto verso tutti". Così il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Sacro Collegio ha definito nella sua omelia Papa Francesco nel giorno del suo funerale.
È stato reso noto il “Rogito per il Pio Transito di Sua Santità Francesco”. Il Rogito è un testo in cui si “ricorda la vita e le opere più importanti” del Pontefice, per le quali “si rende grazie a Dio”. Fa parte del “rito della chiusura della bara” dell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. All'interno della bara vengono inserite una borsa con le monete coniate durante il pontificato, medaglie d'argento e di bronzo a simboleggiare gli anni di servizio. E infine nella bara viene inserito questo tubo di metallo che contiene appunto “il Rogito”, un testo che viene scritto dal maestro delle cerimonie.
Encicliche, raccolta di pensieri, ma soprattutto molta autobiografia, anche attraverso interviste e incontri con giornalisti.
Nei giorni scorsi i Cardinali, riuniti in congregazione generale, hanno stabilito il calendario delle celebrazioni dei Novendiali in suffragio del Papa defunto, assegnando ogni celebrazione ad un porporato diverso.
Ad Assisi continua il ricordo di Papa Francesco. Il Papa che ha scelto il nome del poverello di Assisi, il patrono d’Italia, e che si è recato nella cittadina umbra ben sei volte durante il suo pontificato. Un legame forte con San Francesco di cui ha sempre seguito l’amore per la Casa Comune, per la natura, per le creature tutte. Ma soprattutto l’amore per i poveri e la povertà, protagonisti indiscussi di Papa Francesco.
Quarta Congregazione Generale, 149 cardinali, 33 interventi sia su problemi pratici che sulle questioni della Chiesa.